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70 Best, la guida che premia le pizzerie dei ristoranti

Non capita tutti i giorni di salire sulla bella Terrazza degli Aranci de La Pergola – sì, proprio il ristorante tre Stelle Michelin dello Chef Heinz Beck, in cima all’elegante hotel Rome Cavalieri -, né tantomeno di trovarci molti amici pizzaioli da tutta Italia e anche dal resto del mondo. E’ successo ieri, giovedì 28 giugno, in occasione della presentazione della guida 70 Best- I 70 Migliori Ristoranti con Pizzeria al Mondo che per la prima volta in assoluto ha premiato i ristoranti con pizzeria di 34 paesi del mondo che presentano l’insieme della gastronomia italiana.

Ideata da Enrico Famà, Direttore di Ristorazione Italiana Magazine, il premio e la guida  (con la presentazione in italiano e inglese dei premiati in ordine alfabetico di Paese) sono  il frutto del lavoro di oltre due anni da parte della redazione della rivista – che pubblica anche e lo speciale in inglese Italian Style – con la collaborazione delle migliori riviste di food italiano all’estero,di  esperti delsettore, giornalisti di enogastronomia, food blogger e con il contributo di alcuni uffici dell’Agenzia ICE all’estero.

Obiettivo, selezionare i 70 migliori Ristoranti con Pizzeria (escluse, dunque, le pur buonissime pizzerie “pure” che ormai hanno tanta attenzione e molte guide e iniziative a loro dedicate) in Italia e all’estero, per mettere in risalto il lavoro costante e appassionato di tutti quei ristoratori che si impegnano per far conoscere la cucina italiana con i suoi piatti tipici. Tra questi, non si può certo sottovalutare l’importanza della pizza, forse il piatto più amato in assoluto ma non sempre “associato” all’Italia tout court.

Per esempio, hanno ricordato i premiati arrivati a Roma dalla Cina – due le pizzerie in guida nel Paese asiatico, Buongiorno a Guangdong e Bottega a Shanghai – lì la pizza è molto amata e in generale è più facile trovarne una fatta bene di un piatto di pasta cotto al dente, ma è pur vero che il punto di riferimento per i cinesi è la pizza di Pizza Hut, non certo la Napoletana o altre tipologie made in Italy. Con loro c’erano anche colleghi da Giappone, Australia, Stati Uniti, Congo, Russia, ma anche da Cile, Regno Unito e naturalmente dall’Italia, presentati dal “macellaio-conduttore” Fabrizio Nonis.

“La pizza oggi la si può mangiare ovunque nel mondo – ha sottolineato pure Heinz Beck, amico di Famà e già coinvolto nel mondo della pizza con il trofeo I Primi in Pizzeria – Ma non è facile trovarne una buona e per questo ci voleva una guida che indicasse dove è possibile”.

“Mi complimento con voi per l’enorme lavoro che svolgete per far conoscere ed apprezzare l’Italia e la cultura italiana nel mondo grazie alla cucina e alla pizza – ha detto Enrico Famà premiando i pizzaioli e ristoratori arrivati a Roma da città vicine e lontanissime, prima di dare appuntamento all’anno prossimo con una Guida ancor più fornita e molte novità alle quali lui e i suoi collaboratori stanno già lavorand – Dopo le guide e le iniziative dedicate ai ristoranti e alle pizzerie, nettamente distinti, da tempo de-sideravo colmare questa lacuna e promuovere questo binomio vincente. I ristoranti con pizzeria rappresentano, infatti, la metà degli esercizi nell’ambito della ristorazione classica”.

E poi, che bellezza quando si va cena fuori in più persone e si può scegliere se mangiare un piatto di pasta o una (buona) pizza senza scontentare nessuno.

Noi siamo dovute andar via prima della fine della premiazione – e senza assaggiare le raffinate proposte dello chef! – ma abbiamo fatto in tempo a salutare qualche amico venuto qui per l’occasione senza riuscire a fotografarli tutti: Giancarlo Casa e Corrado Scaglione (in foto, di Gatta Mangiona ed Enosteria Lipen), Lello Ravagnan di Grigoris, Luca Pezzetta dell’Osteria di Birra de Borgo.

Ma molti altri sono i premiati, tra cui Amo di Massimiliano e Raffaele Alajmo a Venezia, La Bottega Siciliana di Nino Graziano a Mosca, il pluri-campione del Mondo della Pizza Tony Gemignani del Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco, la Celebrity Chef Ritu Dalmia del Diva Italian di New Delhi.

Ecco l’elenco degli italiani, mentre per conoscerli tutti vi rimandiamo alla guida stessa:

‘A Figlia d’’o Marenaro  – Napoli
Amo – Venezia
Ciro a Mergellina – Napoli
Da Pino – Treviso
Enosteria Lipen – Triuggio (MB)
Foconè Brace D’Abruzzo – Sambuceto (CH)
Giotto Pizzeria Ristorante – Bari
Granchio Royal & Café Les Paillotes – Pescara
Grigoris – Chirignago (VE)
L’Europeo di Mattozzi – Napoli
L’Osteria di Birra del Borgo – Roma
La Gatta Mangiona  – Roma
La Pianetta – Palidoro, Fiumicino (RM)
La Scialuppa – Napoli
Le quattro stagioni d’Italia – Saluzzo (CN)
Osteria del Vento – Trieste
Piccola Piedigrotta – Reggio Emilia
Rifugio Burz – Arabba (BL)
Ristorante Tasso – Sorrento (NA)
Signore te ne ringrazi – Montecosaro (PU)

Un riconoscimento particolare in quanto ambasciatori della Cucina Italiana è stato asseganto a Oscar Farinetti per i ristoranti e pizzerie presenti negli store Eataly e a Franco Manna, Presidente del Gruppo Sebeto, per gli oltre 130 locali nel mondo che servono 8 milioni di pasti all’anno.

Articolo originale di Luciana Squadrilli su pizzaontheroad

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